
“The Bielleser” è il progetto di narrazione del territorio biellese promosso dall’Associazione Etnica di Biella attraverso le copertine di una rivista immaginaria pubblicate sul profilo Instagram @the_bielleser.
Un progetto che vuole coinvolgere artisti, designer e illustratori.
Biellesi e non biellesi. Con linguaggi, sensibilità, culture, sguardi differenti.
Il progetto si ispira alle cover di The New Yorker, all’esperienza di The Parisianer e alle oltre trenta esperienze italiane come The Milaneser, The Torineser e The Genoeser.
La stampa e la vendita delle cover viene curata direttamente dagli autori delle illustrazioni su licenza gratuita dell’Associazione Etnica che non ottiene vantaggi economici dalla vendita.
Il progetto è stato avviato nel gennaio 2025 e per la copertina #4 di maggio è stato coinvolto lo scultore Daniele Basso a rafforzare la narrazione per l’Adunata Nazionale degli Alpini che si terrà a Biella dal 9 all’11 maggio.
Un evento a cui The Bielleser ha deciso di dedicare due copertine consecutive.
Un evento che già ora esalta e rafforza l’identità alpina di Biella. Un evento che coinvolge da mesi tutta la comunità biellese e che rappresenta un’irripetibile occasione per comunicare al meglio i valori, la cultura, le eccellenze e le attrattive del territorio.”
Lo staff di “The Bielleser”
Enzo Napolitano
Presidente dell’Associazione Etnica (e Tenente degli Alpini, corso 109 della Scuola Militare Alpina di Aosta).
Alessia Malpangotti
Designer con studio a Londra.
Contatti: thebielleser@gmail.com
La cover #04 maggio 2025 “Tücc Bleu/Tutti Blu”
La cover di maggio si intitolerà “Tücc Bleu/Tutti Blu” ed è l’opera di Daniele Basso, realizzata con la collaborazione del Cappellificio Cervo, che rende omaggio ai valori alpini in relazione al territorio biellese, valorizzando la loro centralità nella società civile per la costruzione di un futuro migliore.
La cover viene messa in vendita da Daniele Basso- in 100 copie numerate e firmate – a partire dal 6 maggio presso lo store Progetto di via Italia 54 a Biella.

La biografia di Daniele Basso
Cavaliere della Repubblica Italiana e TEDx speaker, è un artista noto per i lavori in metallo lucidato a specchio a mano. Opere che inducono una maggiore consapevolezza di noi stessi nella ricerca della nostra identità. Ha partecipato a tre Biennali di Venezia, con opere anche a Carrousel du Louvre, Vaticano, GNAM Roma, Expo Milano, World of Coca Cola Museum, Shoah Memorial Milano, Santuario d’Oropa e collaborazioni con FIS-Ski World Cup Alta Badia Dolomites, Andrea Bocelli, Festival di Sanremo, S.A.S. Il Principe Alberto II di Monaco, Costa Crociere, Dolomiti Superski, SaloneSatellite Milan e Banca Sella.
Le motivazioni di Daniele Basso.
TÜCC BLEU/TUTTI BLU è l’opera di Daniele Basso, realizzata con la collaborazione del Cappellificio Cervo, per ricordare la 96° Adunata Nazionale degli Alpini a Biella, che rende omaggio ai valori alpini in relazione al territorio biellese, valorizzando la loro vicinanza e centralità nella società civile per la costruzione di un futuro migliore.
“Un dono al Corpo in cui ho servito durante la mia leva, i cui valori trasversali e concreti d’impegno, rispetto e disponibilità verso gli altri sono tuttora significativi nell’immaginare e costruire il mio futuro – racconta Daniele Basso – Un’opera che è un grido di pace e di speranza in un momento difficile per tutta l’umanità, che nuovamente vede nella guerra la possibilità di ottenere giustizia, invece del dialogo e del confronto costruttivo”.
“Blu come il colore della pace, di cui c’è sempre più bisogno. Blu come l’acqua pura, vero motore del biellese e delle sue eccellenze. Blu come il manto della Madonna d’Oropa. Blu come il cielo, che si tocca con un dito dalla vetta delle montagne. Blu come l’infinito, in cui saremmo persi senza simboli – spiega Basso – È un apparentemente piccolo ma potente gesto d’arte, l’uso del blu, tanto semplice quanto radicale, che trasmette serenità e pace. Induce equilibrio nelle decisioni ed è simbolo di doti da mediatore nei conflitti. Che esprime nobiltà d’animo, spiritualità, sacralità e rinascita. Per offrire una nuova prospettiva sul Mondo Alpino quale “fatto culturale collettivo e condiviso”.
Ispirato al motto TÜCC’UN della Sez. ANA di Biella, sostituendo il grigioverde (marziale) col blu indaco (spirituale), il cappello d’alpino, nato a Biella al Cappellificio Cervo e fortemente identitario per il territorio biellese, diventa simbolo di unione tra Alpini e Società Civile nei valori della pace, della giustizia e della spiritualità, nella salvaguardia dell’ambiente e della montagna, nella valorizzazione della cultura “Made in Italy” e “Made in Biella”. Confermando che il Mondo Alpino è un fatto culturale collettivo e condiviso!
“La collaborazione con Enzo Mario Napolitano e Alessia Malpangotti, che ringrazio di vero cuore – conclude l’artista – è stata l’opportunità perfetta per condividere con la comunità quest’opera ed il suo pensiero. The Bielleser è un modo straordinario per raccontare il territorio attraverso gli occhi spietati dell’arte, che interpretando la contemporaneità ci porta in dimensioni future o passate alternative, ma ricche di significato, per ricordarci che siamo noi il biellese e che a noi spetta l’onere e l’onore di renderlo il luogo dove ci piacerebbe vivere”.
Dedicato all’amico Giuliano Fighera, da sempre fotografo ufficiale della Sezione ANA di Biella, scomparso nel 2023, che non potrà vedere l’Adunata a casa sua.
Il brano musicale consigliato da Daniele Basso
“Fear of the Dark” di Iron Maiden, versione “Live at Donington”